fabrizio monetti
studio: vicolo Imperiale (il Tiranno) 4, Dolceacqua
Towers 1994/2015
-ti racconterò cosa ho sognato stanotte- dice a Marco.- In mezzo a una terra piatta e gialla, cosparsa di meteoriti e massi erratici, vedevo di lontano elevarsi le guglie d'una città dai pinnacoli sottili, fatti in modo che la Luna nel suo viaggio possa posarsi ora su uno ora sull'altro, o dondolare appesa ai cavi delle gru.
E Polo: - la città che hai sognato è Lalage. Questi inviti alla sosta nel cielo notturno i suoi abitanti disposero perché la luna conceda ad ogni cosa della città di crescere e ricrescere senza fine.
- C'è qualcosa che tu non sai, - aggiunse il Kan. -Riconoscente la Luna ha dato alla città di Lalage un privilegio più raro: crescere in legge
I. C.
Arbres 1996/2015
“Credo di aver visto tutto quello che mi serviva” disse al Portiere “Ora devo cercare un posto diverso, dove pensare senza distrazioni”“Ha visto bene tutte le forme?” interrogò il Portiere.“Certamente” rispose il Costruttore.“E i colori?”“Anche i colori”“E i cambi di stagione?”“Ho visto tutti i cambi di stagione…”“E i vuoti?”“Quali vuoti?” domandò perplesso il Costruttore.“Quello spazio che si può vedere tra le foglie e i rami delle chiome, anche dove sono più fitte: non può dire di aver visto gli alberi se non ha studiato quegli spazi vuoti”
-"Il costruttore di torri"
